L'intervento di Margherita Boniver
Margherita Boniver ministro dellImmigrazione e degli Italiani allEstero nellultimo
governo Andreotti (91-92) e del Turismo e Spettacolo in quello Amato (93)
dove riceve da Cossiga la medaglia dargento al Valore Civile per aver organizzato
levacuazione di profughi da Dubrovnik.
Sottosegretario agli Esteri nel governo Berlusconi (2001- 2005) riceve dal Re afgano
la più alta onorificenza per lattività svolta a favore di quel paese.
Oggi è deputato alla Camera per Forza Italia.
Durante un mio recente incontro romano con alcune donne afgane
elette nel parlamento di quella giovanissima democrazia,
ho avuto lopportunità di rendermi conto quanto fosse forte e coraggiosa
la loro volontà di riuscire a traghettare il loro Paese verso un futuro
migliore e come la loro determinazione a non farsi rigettare nel passato non avesse tentennamenti.
Unesperienza che mi ha stimolato una riflessione: forse le società sarebbero più serene,
meno aggressive e più tese verso il benessere per tutti se i posti
di responsabilità e decisionali fossero occupati da un numero maggiore di donne.
Certo qualcosa nel mondo sembra provare a muoversi in questa direzione ma diciamoci
la verità spesso sono solo chiacchiere.
Fatta eccezione per la Merkel in Germania restano solo i tentativi di raggiungere
i vertici della americana Hillary o della francese Ségolène.
Certamente cè ancora molto da fare nel mondo occidentale.
Probabilmente nellimprenditoria e nella cultura le cose
sembrerebbero muoversi più speditamente e non mancano esempi eclatanti
perfino in paesi dove le donne sono ufficialmente relegate dietro le quinte della vita sociale.
Ma attenzione a non considerare regola quello che è uneccezione.
Quando il successo al femminile, pur importante, rimane un fenomeno isolato
e non coinvolge tutta la società, serve solo come foglia di fico dietro
alla quale nascondere pudicamente le troppe disparità tra i sessi.
Mi piacerebbe attraverso questo network che parla agli italiani di tutto il pianeta
proporre un dibattito proprio sul tema della condizione femminile sotto tutte le bandiere e nei diversi continenti.
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